Comune di Livorno e AAMPS, in collaborazione con la Cooperativa sociale “Brikke Brakke” e il contributo della Fondazione Livorno, organizzano la prima edizione di “RI-LIFE LIvorno in FEsta per il RIuso”.

L’appuntamento è per i giorni di sabato 21 e domenica 22 maggio al Centro del riuso creativo “Evviva” in via Cattaneo 81 a Livorno (ingresso gratuito).

Due giorni di festa concentrati sul tema del riutilizzo degli oggetti ancora troppo spesso destinati allo smaltimento, invece che riportati a nuova vita, con una conseguente drastica riduzione dell’impatto sull’ambiente e dei costi che la comunità deve sostenere per il corretto conferimento di materia.
Coinvolgendo numerosi soggetti locali e non con laboratori creativi, giochi, spettacoli, musica e sorprese rivolte sia ai bambini che agli adulti, l’intento è di sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza al consumo consapevole e, quindi, a prestare maggiore attenzione a cosa si deve effettivamente buttare e cosa invece può essere riutilizzato.
L’evento “RI-LIFE” sarà anche un’occasione di confronto con altre realtà regionali, come Capannori e Viareggio, già proficuamente impegnate nella diffusione delle buone pratiche per il corretto riutilizzo degli oggetti.

Nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina al centro Evviva, è stato presentato il programma e sono state sviluppate considerazioni sul tema del riciclo e del riutilizzo.

Il sindaco Luca Salvetti: “Quando ho visto questo luogo approntato per accogliere cose riciclate avevo il dubbio di non riuscire a riempirlo . Ci rientro oggi, vedo questo mondo e mi accorgo che mi ero sbagliato, che qui vive il concetto di riuso. Riproporre, ripresentare oggetti e andarli a scovare é proprio dell’uomo e della collettività. Ben vengano iniziative che riescono a sottolineare lavoro di Aamps e delle associazioni che collaborano con cura e attenzione a far rivivere gli oggetti, a non abbandonarli . Ringraziamo la Fondazione Livorno che è partner del progetto e Retiambiente Spa che mette in circolo l’iniziativa, ed é piacevole far vedere anche fuori che a Livorno di sono buone pratiche”.

Giovanna Cepparello assessora all’Ambiente del Comune di Livorno: “L’idea di questo festival è molto interessante, dato che mette il tema del riuso al centro di una festa. La comunicazione su questi temi rischia di avere un’impronta triplo moralistica, quindi serve a poco, mentree questo approccio è accattivante. Il programma è molto ricco e giocato su vari livelli (gioco spettacolo momenti culturali) sia per grandi che per piccoli, in questo luogo vitale dove gli oggetti rinascono e che è sempre pieno di gente. Gli oggetti hanno tanto da dare e dire, e questo percorso non semplice, rende il concetto evidente”. C’è una iniziativa che mi preme sottolineare, quella delle magliette con lotteria per avere in cambio una bici usata”

Raphael Rossi, amministratore unico di Aamps: “Siamo in un luogo che pulsa di vita, è bello che vi sia un momento di festa che lo apra alla città e e costruisca anche un rapporto con l’esterno.
L’approccio è di coniugare ambiente economia e chilometro zero. Deve anche passare il concetto che qui ci sono oggetti, ingombranti, che sarebbero stati un costo per la collettività se avessimo dovuto smaltirli, invece li riutilizziamo.
L’obiettivo è di far diventare Ri-Life un appuntamento fisso per questa città. Altro valore aggiunto: all’interno del festival ci sarà un momento di confronto fra territori grazie all’ingresso di Aamps in Retiambiente: confronteremo tre centri riuso Capannori-Lucca , Viareggio e Livorno) mettendo insieme buone pratiche ed esperienze” .

Maurizio Gatti, vicepresidente di Retiambiente: “Presentiamo alla città questa nuova società unica dell’ambito e socio unico di Aamps . E’ bello essere qui perché il progetto industriale di rRetiambiente prevede proprio il riuso accanto a isole ecologiche, con l’obiettivo ridurre rifiuti e riutilizzare. Questo luogo e questo festival sono l’esempio vivente : pieno zeppo di eventi che parlano di oggetti che possono essere riutilizzati, non oggetti rifiutati ma pronti per una nuova utilità che deve essere messa in evidenza . Offre oggetti per curiosi, collezionisti, ma anche ad esempio arredi per chi è più disagiato.
Ed è importante mettere insieme esperienze al di lá dei campanili” .

Olimpia Vaccari, membro del Cda di Fondazione Livorno: “Siamo lieti di essere partner di questo progetto nato grazie al bando Emergenza Cultura della Fondazione. Il riuso è importante in termini ambientali, sociali e anche storici: pensiamo ad esempio che la Roma del Medioevo fu costruita con I frammenti di marmi dell’epoca precedente.
Nel mondo anglosassone il bric a brac è sempre stato presente, oggi il il vintage è molto amato anche da noi, soprattutto tra i giovani. Ri-Life riprende questo concetto in maniera molto originale, inserendolo nel quadro culturale del territorio con un’attenzione a tutte le sue componenti.
La Fondazione, attenta ai cambiamenti e all’evoluzione delle dinamiche culturali, accoglie con piacere la proposta di partecipare a queste operazioni”.

Federico Beconi, presidente cooperativa sociale BRIKKE BRAKKE: “Questo progetto, nato con il bando emergenza cultura ha comportato tanti incontri per coinvolgere scuole, scuole di teatro, di scrittura. Ci piaceva l’idea di chiedere a tutti di sviluppare il tema del riuso sotto tutte le sfaccettature”.

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