Si era già verificato in passato ed erano stati presi tutti gli accorgimenti opportuni a tutela dell’Ambiente e degli animali. In più si era provveduto a darne informazione alla cittadinanza, soprattutto per stigmatizzare il ripetersi di situazioni analoghe.

Non è bastato. I volontari di Anpana si sono trovati costretti ad intervenire nuovamente nella vasca della Stazione per recuperare alcune tartarughe impropriamente abbandonate da ignoti.

Con il supporto degli uffici “Gestione e Manutenzione Verde, Agricoltura e Foreste” e “Tutela animale” (Polizia Municipale) del Comune di Livorno le tartarughe sono state recuperate dagli operatori coordinati da Franco Fantappiè e trasferite in un centro idoneo al mantenimento in condizioni adeguate.

Ricordiamo che tale abbandono costituisce un reato penale. Il decreto legislativo 230 del 2017 prevede che i proprietari di animali da compagnia appartenenti a specie invasive possono a custodirli fino a fine vita. Devono però denunciarli al Ministero adottando opportuni accorgimenti per impedirne la fuga (adeguate recinzioni) e la riproduzione (tramite separazione dei sessi).

Lo scopo è di evitare il rilascio di esemplari esotici nell’ambiente, per impedire che la fauna e la flora autoctona siano soppiantate da specie invasive, con perdita della biodiversità, gravi ripercussioni sull’ecosistema e ingenti danni economici.

Per chi omette di presentare la dichiarazione sono previste sanzioni da 150 a 20mila euro. Il rilascio nell’ambiente configura invece un reato con pene detentive fino a tre anni e sanzioni da 10mila a 150mila euro.

 

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